sabato 26 aprile 2025

Perché siete occupati


Caminia di Stalettì (CZ) - Italy

"Non è tanto quanto siete occupati, ma perché siete occupati. L'ape viene elogiata. La zanzara viene schiacciata"
Mary Flannery O'Connor

Ph Giuseppe Palazzo - All rights reserved ©



L’Ape Maia in Concerto - Katia Svizzero e Enrico Vanzina

Vola vola a casa l’ape Maia,
dopo un viaggio nel Peru`,
ha comprato un flauto e una chitarra
per il bruco e la farfalla blu.
Ha portato un etto di torrone,
per la pace con il calabrone,
sotto l’albero della festa,
questa sera ci sara` una orchestra!

L’ape Maia danzera`, nel cielo,
ed il grillo cantera`, nel melo,
la lumaca ballera`, con il ragno peloso,
un tango curioso e la mosca ridera`.

La formica suonera`, un tamburo,
con il ritmo passo del, canguro,
ed il lombrico ballera`, con il mille piedi,
pestandogli i piedi, e la mosca ridera`…

ha ha ha ha ha ha ha

Vola vola a casa l’ape Maia,
di ritorno dal Peru`,
compra un piffero sull’Immalaia
ed il miele a cefalu.

Sotto il riflettore della Luna,
senza nuvole, ma che fortuna,
le ranocchie ad una ad una,
fanno salti di felicita`.

L’ape Maia danzera`, nel cielo,
ed il grillo cantera`, nel melo,
la lumaca ballera`, con il ragno peloso,
un tango curioso e la mosca ridera`.

ha ha ha ha ha ha ha


venerdì 18 aprile 2025

Venerdì Santo

 

Davoli, Santuario Santa Maria della Misericordia (CZ) - Italy

"Gesù crocifisso insegnaci che la Croce è via alla Risurrezione. Insegnaci che il venerdì santo è strada verso la Pasqua della luce; insegnaci che Dio non dimentica mai nessuno dei suoi figli e non si stanca mai di perdonarci e di abbracciarci con la sua infinita misericordia. Ma insegnaci anche a non stancarci mai di chiedere perdono e di credere nella misericordia senza limiti del Padre"
Papa Francesco

Ph Giuseppe Palazzo – All rights reserved ©




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OMELIA NELLA CELEBRAZIONE DELLA PASSIONE DEL SIGNORE 

card. Giacomo Biffi - Venerdì Santo, 10 Aprile 1998 

Scende la sera sul giorno del più grande dolore e del più grande amore. A dramma concluso - dopo che si sono spente le voci dell’odio; dopo che si è consumato lo spettacolo della viltà umana (la viltà di Pilato, di Pietro, degli apostoli in fuga); dopo che la madre di Gesù, divenuta la madre di tutti, ha riavuto in grembo quel suo figlio misterioso e affascinante, ormai esangue e preda della morte; dopo che la pietra è stata rotolata sul "sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto" (Gv 19,41) - sulla piccola altura del Golgota resta nuda e sola la croce. Resta quasi a dire che appunto la croce è l’approdo, il risultato, l’acquisizione permanente di quel tremendo travaglio. Noi stasera la contempliamo e l’adoriamo: in essa riconosciamo il simbolo della nostra salvezza, la sigla di ogni nostro autentico bene, l’indicazione della via sicura per arrivare alla Pasqua. 

* * * 

Che cosa ci dice la croce? La croce ci dice che è finita ogni inimicizia con Dio, dal momento che il Figlio suo unigenito si è immolato per le nostre colpe ed è spirato chiedendo perdono per noi. 
Spesso gli uomini sono più ignoranti che cattivi, sono più deboli che malvagi. Ed egli ha chiesto perdono per il male "spensierato", che quasi non ha coscienza di sè. 
Ma più spesso gli uomini scelgono a ragion veduta la strada della prevaricazione, dell’egoismo, della ribellione alla legge divina e alla volontà del Padre. Anche per la realtà assurda e tragica del male consapevole e intenzionale Gesù ha sacrificato la sua vita. 
Nessuna nostra iniquità è più grande del perdono di Cristo. Perfino al condannato che muore carico di delitti, crocifisso colpevole accanto al Crocifisso innocente, è stato detto: "oggi sarai con me in Paradiso" (Lc 23,43). 
Dalla croce questa prospettiva di salvezza è offerta a tutti noi. Ciascuno di noi stasera porti dunque sotto la croce il suo peccato e il suo pentimento, e il suo cuore sperimenterà una grande pace. 

* * * 

La croce è il tesoro che racchiude ogni nostro bene. Con la croce siamo stati segnati nel battesimo, siamo divenuti proprietà di Cristo e così siamo stati messi al sicuro dalle insidie del demonio. Gli atti sacramentali che ci hanno fatto crescere nella grazia; le preghiere di implorazione, di ringraziamento, di domanda che si elevano dal singolo e dalla comunità cristiana; ogni benedizione che è scesa su di noi per incoraggiarci nel bene: tutto nella vita cristiana è come autenticato da questo marchio quasi a ricordarci che ogni luce, ogni forza spirituale, ogni ragione di speranza viene di qui, da questo patibolo degli schiavi che è divenuto la sorgente della rinnovazione del mondo. 
"La via della croce " è stata scelta dal Padre come percorso del suo Figlio fatto uomo verso il trionfo della risurrezione e del Regno. 
Perciò "la via della croce", secondo lo stesso sapiente e misterioso disegno, è l’itinerario che è stato tracciato anche a noi, che vogliamo essere discepoli di Gesù, per arrivare alla gioia e alla vita eterna. 
Viene per tutti, presto o tardi, l’ora della tribolazione e dell’angoscia: Quella, a preferenza delle altre è l’ora in cui bisogna saper guardare alla croce. E’ l’ora in cui bisogna dire: se su di te ha sofferto l’incolpevole Figlio di Dio, è giusto che mi adatti a soffrire anch’io che non sono senza debiti con la divina giustizia. 
Ciascuno di noi deve far sua oggi la parola di san Paolo: "Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo del quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo" (Gal 6,14). 

* * * 

La croce è, come si vede, il marchio distintivo della nostra identità di cristiani, la nostra tessera di riconoscimento, l’emblema di cui con fierezza si fregia la "stirpe eletta, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato" (cf 1 Pt 2,9): cioè noi che, al cospetto dell’umanità intera, siamo il popolo regale e sacerdotale; quel popolo che è chiamato a intercedere per tutte le genti offre l’unico vero sacrificio a vantaggio della famiglia umana, a tutti gli uomini annunzia instancabilmente le grandi opere di Dio e il suo progetto di universale misericordia. 
Il pensiero di tanti che, anche fra noi, non conoscono ancora il mistero e la grazia di questo segno - non conoscono cioè il grande e unico avvenimento di salvezza che è il cuore della storia del mondo - ci preoccupa, ci rattrista e al tempo stesso ci sprona a farci in maniera più convinta ed efficace evangelizzatori della croce di Cristo. 
Anche a nome loro - in attesa del giorno in cui potremo tutti unirci insieme - cantiamo questa sera con voce commossa e vibrante di fede il nostro saluto adorante: "Ecco il legno della croce, al quale fu appeso Cristo, Salvatore del mondo".


sabato 29 marzo 2025

Perseveranza


 Soverato (CZ) - Italy

"La voglia di perseverare è spesso la differenza tra il fallimento e il successo"
David Sarnoff

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Come l'acqua - Mango

Ti avevo nelle mie mani
ti ho perso non so perchè
come l'acqua fuggi via
come l'acqua scivoli via
come una pioggia caduta su me.

E tu poi diventi un'onda
che giganteggia di già
il pensiero un pò crudele
i ricordi come candele
accende un grande fuoco e poi fa.

Come puoi
come fai
ad inseguire l'ombra tua
stai perdendo l'anima
mentre e corri vai
come l'acqua
scivoli
senza quasi traccia ormai
trasparente e tremula
io ti guardo e non ci sei
come puoi
come fai
a ritrovarti come sei.

Eppure ho pianto di notte
stupidamente per te
come l'acqua scorri via
come l'acqua scivoli via
passione ardente profumo che va.

Come mai
come mai
c'illuminiamo come mai
d'illusioni inutili
di follie per poi
ritrovarsi soli noi
senza l'aiuto di qualcuno
che ci faccia ridere
e resti un poco insieme a noi.

Come puoi
come fai
a ritrovarti come sei
come l'acqua scivoli
come l'acqua fuggi via.


sabato 1 febbraio 2025

Tutti a bordo di una nave


Soverato (CZ) - Italy

"In questo mondo, viviamo tutti a bordo di una nave salpata da un porto che non conosciamo, diretta a un porto che ignoriamo; dobbiamo avere per gli altri una amabilità da viaggio"
Fernando Pessoa

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Chiamami ancora amore - Roberto Vecchioni

E per la barca che è volata in cielo
Che i bimbi ancora stavano a giocare
Che gli avrei regalato il mare intero
Pur di vedermeli arrivare

Per il poeta che non può cantare
Per l'operaio che ha perso il suo lavoro
Per chi ha vent'anni e se ne sta a morire
In un deserto come in un porcile

E per tutti i ragazzi e le ragazze
Che difendono un libro, un libro vero
Così belli a gridare nelle piazze
Perché stanno uccidendo il pensiero

Per il bastardo che sta sempre al sole
Per il vigliacco che nasconde il cuore
Per la nostra memoria gettata al vento
Da questi signori del dolore

Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte
Dovrà pur finire
Perché la riempiremo noi da qui
Di musica e parole

Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
In questo disperato sogno
Tra il silenzio e il tuono
Difendi questa umanità
Anche restasse un solo uomo

Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Perché le idee sono come farfalle
Che non puoi togliergli le ali
Perché le idee sono come le stelle
Che non le spengono i temporali

Perché le idee sono voci di madre
Che credevano di avere perso
E sono come il sorriso di dio
In questo sputo di universo

Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte

Dovrà ben finire
Perché la riempiremo noi da qui
Di musica e parole
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Continua a scrivere la vita
Tra il silenzio e il tuono
Difendi questa umanità
Che è così vera in ogni uomo

Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore

Che questa maledetta notte
Dovrà pur finire
Perché la riempiremo noi da qui
Di musica e parole
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
In questo disperato sogno
Tra il silenzio e il tuono
Difendi questa umanità
Anche restasse un solo uomo

Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Perché noi siamo amore


domenica 12 gennaio 2025

Dopo aver volato

 
Stalettì (CZ) - Italy

"Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare"
Leonardo da Vinci

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Che sarà - José Feliciano 

Paese mio che stai sulla collina
Disteso come un vecchio addormentato
La noia, l'abbandono, niente
Solo la tua malattia
Paese mio ti lascio, io vado via

Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà
E sarà, sarà quel che sarà!

Amore mio, ti bacio sulla bocca
Che fu la fonte del mio primo amore
Ti do l'appuntamento
Come e quando non lo so
Ma so soltanto che ritornerò

Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
Come porto la chitarra
Se la notte piangerò
Una nenia di paese suonerò

Gli amici miei son quasi tutti via
E gli altri partiranno dopo me
Peccato! Perché stavo bene
In loro compagnia
Ma tutto passa e tutto se ne va!

Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà

Che sarà, che sarà, sarà quel che sarà!
Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà

Che sarà, sarà quel che sarà!
Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà
Che sarà, sarà quel che sarà!
Che sarà, sarà


domenica 5 gennaio 2025

Buon compleanno ...

 

E SONO 11!!!


Il 5 gennaio 2014 il vascello di Marenostrum11 prendeva il largo:


blog - facebook - instagram - telegram - YouTube - App ... e tante, tantissime storie!!!


buon compleanno


buona navigazione


buona luce ad ognuno di noi per i mari di tutto il mondo



*** Grazie di cuore ***



martedì 31 dicembre 2024

Buon 2025


Soverato (CZ) - Italy

"Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti"
Pablo Neruda

Ph Giuseppe Palazzo – All rights reserved ©




L'inizio - Fabrizio Moro

Questo è l'inizio
L'inizio è come l'oro
L'inizio di una luce che illumina il futuro
L'inizio, l'inizio, l'inizio

L'inizio è la ragione perché è l'indizio
Di una prospettiva
Un punto di partenza
Che nasce per distruggere il dolore di una circostanza

L'inizio è solo un bambino
Che ha capito che non durerà per sempre il vitalizio
L'inizio non ha capelli, non ha occhi, né naso, né bocca
L'inizio è una striscia a mezz'aria che percepisce chi la tocca
E la tocca solamente chi è morto e risorto dal passato
Come un prato bruciato che viene annaffiato
Come chi si stende al sole dopo un'alluvione
Dopo che in mezzo ai propri sbagli è affogato

L'inizio è musica, l'inizio è vita
è ogni cosa che sia mai esistita
è la storia che ora prende forma
è il passo di un ricordo che mi porta da te
Che sei stata l'amore più grande per me
Questo è l'inizio
è il primo passo
è l'aria fresca che respiri appena torni da un collasso
L'inizio, l'inizio, l'inizio

L'inizio è la conferma di un sodalizio
Tra te e la tua vita
Perché c'è chi è già alla fine
E non si è reso conto che è iniziata
L'inizio è proprio il mattino
Che si affaccia dolcemente mentre sfidi il precipizio

L'inizio mi fa paura
Perché lascia un po' di spazio ad una scena un po' più scura
Non ha orecchie né mani e né piedi
Lo percepisci sai dov'è ma non lo vedi
L'inizio è musica, l'inizio è vita
è ogni cosa che sia mai esistita
è la storia che ora prende forma
è il passo di un ricordo che mi porta da te
Che sei stata l'amore più grande per me
Tornare a vivere
E l'ebrezza di un giorno presente confonde il benessere
Tornare a ridere
E a dare fiducia a me stesso e agli altri e rinascere

L'inizio è musica, l'inizio è vita
è ogni cosa che sia mai esistita
è la storia che ora prende forma
è il passo di un ricordo che mi porta da te
Che sei stata l'amore più grande per me
è il passo di un ricordo che mi porta da te
Che sei stata l'amore più grande per me