sabato 23 agosto 2025

Voglia di libertà


 Caminia di Stalettì (CZ) - Italy

"Ciò che conta di fronte alla libertà del mare non è avere una nave, ma un posto dove andare, un porto, un sogno, che valga tutta quell'acqua da attraversare"
Alessandro D'Avenia

Ph Giuseppe Palazzo - All rights reserved ©




Voglia di libertà - Pierangelo Bertoli

Vorrei poter suonare ancora un po'
E poi seguirti fino in capo al mondo
Mi vestirei di stracci come so
E sarei pronto a fare il vagabondo
E a raccontare a tutti il mio passato
Che è un campionario di mediocrità
Ad accettare tutto mi è costato
E ho perso te che amo, libertà

Per te io vincerei questa paura
Di uscire nudo e stanco dalle mura
Di questo mondo piccolo e banale
Dove regna chi bara e non chi vale
Mi specchierei, ma senza ipocrisia
Nell'acqua dove affonda la bugia
E laverei dal cuore la vergogna
Dei compromessi fatti in questa fogna

Mi vedi un po' indeciso, ma che importa
Mi basterà varcare quella porta
E un mondo nuovo si aprirà davanti
Incerto, ma pulito dagli inganni
E non avrò nessuno a cui badare
Nessuno che mi chiamerà papà
Non una donna da dovere amare
Ma un solo amore, la mia libertà

Però dovrei buttare la paura
Di uscire nudo e stanco dalle mura
Di questo mondo piccolo e banale
Dove regna chi bara e non chi vale
Specchiarmi e farlo senza ipocrisia
Nell'acqua dove affonda la bugia
Lavare dal mio cuore la vergogna
Dei compromessi fatti in questa fogna

È facile parlare, ma il coraggio
Se non l'hai dentro non lo puoi trovare
Non è come un pezzetto di formaggio
Che quando hai voglia te lo puoi comprare
Se libertà vuol dire rinunciare
A tutto ciò che offre la realtà
Allora, cara amica, mi dispiace
Mi spiace tanto, ma io rimango qua

A sopportare ancora la paura
Di vivere ogni giorno tra le mura
Di questo mondo piccolo e banale
Dove regna chi bara e non chi vale
A volte servirà l'ipocrisia
A volte qualche piccola bugia
Ma non si sta poi male in questa fogna
Se sai nasconder bene la vergogna


domenica 17 agosto 2025

Sorridi


Caminia di Stalettì (CZ) - Italy

"Io sono per i sorrisi.
I sorrisi levano le ombre,
riempiono l’aria di luce.
Hanno sempre ragione"
Fabrizio Caramagna

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Sorridi - Gianna Nannini

Ma dove vai, dove vanno i sogni tuoi?
Ti risvegli bambino perso nel tuo mattino
Ragazzo mio

Ti armi e vai con le croci dei tuoi eroi
Passionario che sei
Sicuro nel tuo chiodo

Davanti al cielo non ci sei che tu
La tua stellina ha fatto BUM!
Ma hai voglia di andare? Di non ritornare, di non ritornare

Sorridi come tu solo sai
Sorridi che più bello sei
Io ti voglio così, angelo mio che non hai cielo

Tu che ne sai di una donna senza fede?
A quale storia attingerai, confiderai le tue scommesse
Sul cuore mio

Ma dove vai a spalancare le città?
Se non parli con me dei giochi tuoi domani

Davanti al mare non ci sei che tu
La mia stellina fa BUM!
E fermati amore, ti voglio toccare, baciare, spogliare

Sorridi come tu solo sai
Sorridi e non finire mai
L'altra parte di me è uguale a te

Sorridi come tu solo sai
Sorridi e non finire mai
Io ti voglio così angelo mio che non hai
(Cielo)

Sorridi e non finire mai


domenica 10 agosto 2025

Maria S.S. di Porto Salvo

 

Festa di Maria S.S. di Porto Salvo - Soverato (CZ) - Italy

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Chiesa della Madonna di Porto Salvo


Nell’anno 1906, durante una tremenda tempesta, il capitano di lungo corso Rocco Caminiti, assistendo impotente alla violenza dei marosi che minacciavano di far perire la propria nave con l’intero equipaggio, si rivolse in preghiera alla Madonna di Porto Salvo, della quale era molto devoto, chiedendole aiuto e facendo voto che, se si fosse salvato, avrebbe costruito una chiesa promuovendo, ogni anno, festeggiamenti in suo onore.

In quell’epoca Soverato Marina era un borgo marinaro abitato da molte famiglie di pescatori, gente che viveva sul mare e del mare e con il quale doveva spesso misurarsi.

Fra questa popolazione si è subito radicata la devozione alla Madonna e la tradizione della festa con la processione in mare si è ripetuta annualmente nella seconda domenica di agosto, grazie all’impegno della famiglia Caminiti, fino alla morte del senatore Filippo, figlio del fondatore, avvenuta nel 1955.

Dopo alcuni anni, per iniziativa di un gruppo di pescatori, d’accordo con la famiglia Caminiti, è stata ripresa la tradizione della festa con la processione in mare che si continua così a celebrare, come da consuetudine, ogni anno nella seconda domenica di agosto.


Non molti sanno che qualche tempo dopo gli avvenimenti che portarono all'edificazione della "chiesetta dei pescatori", nello stesso specchio d’acqua in cui si era già manifestato l'intervento della Madre di Nostro Signore, un’altra imbarcazione venne a trovarsi nelle medesime condizioni in cui il vascello del capitano Caminiti era capitato insieme al proprio equipaggio. Quello stesso equipaggio, alla vista di ciò che stava accadendo e memore della grazia ricevuta in passato, si precipitò in acqua per soccorrere i marinai che vennero così tratti in salvo.

Si iniziava ad annodare, in tal modo, quella catena ininterrotta di grazie che la gente di Soverato sa benissimo essere giunta fino a noi.




Alla Madonna di Porto Salvo

Di Porto Salvo
Stella Pietosa
Madre Amorosa.
Salvaci Tu
Nella Tempesta
Di questo mondo
Io mi confondo
Senza di te.

La nave mia
È giunta al porto
Senza conforto
Cerca pietà.
O marinaio
Sciogli la vela
Scorta fedele
Scendi quaggiù.

Se non mi dai
Un Tuo bel raggio
Io mi scoraggio
Pietà di me!
E questa è l’ancora
Della salvezza
Certo si spezza
Salvaci Tu.

Tu che del mare
Sei Tu la stella
Madre più bella di Te non v’è!
A Soverato
Guarda fidente
Tu sei possente


sabato 26 aprile 2025

Perché siete occupati


Caminia di Stalettì (CZ) - Italy

"Non è tanto quanto siete occupati, ma perché siete occupati. L'ape viene elogiata. La zanzara viene schiacciata"
Mary Flannery O'Connor

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L’Ape Maia in Concerto - Katia Svizzero e Enrico Vanzina

Vola vola a casa l’ape Maia,
dopo un viaggio nel Peru`,
ha comprato un flauto e una chitarra
per il bruco e la farfalla blu.
Ha portato un etto di torrone,
per la pace con il calabrone,
sotto l’albero della festa,
questa sera ci sara` una orchestra!

L’ape Maia danzera`, nel cielo,
ed il grillo cantera`, nel melo,
la lumaca ballera`, con il ragno peloso,
un tango curioso e la mosca ridera`.

La formica suonera`, un tamburo,
con il ritmo passo del, canguro,
ed il lombrico ballera`, con il mille piedi,
pestandogli i piedi, e la mosca ridera`…

ha ha ha ha ha ha ha

Vola vola a casa l’ape Maia,
di ritorno dal Peru`,
compra un piffero sull’Immalaia
ed il miele a cefalu.

Sotto il riflettore della Luna,
senza nuvole, ma che fortuna,
le ranocchie ad una ad una,
fanno salti di felicita`.

L’ape Maia danzera`, nel cielo,
ed il grillo cantera`, nel melo,
la lumaca ballera`, con il ragno peloso,
un tango curioso e la mosca ridera`.

ha ha ha ha ha ha ha


venerdì 18 aprile 2025

Venerdì Santo

 

Davoli, Santuario Santa Maria della Misericordia (CZ) - Italy

"Gesù crocifisso insegnaci che la Croce è via alla Risurrezione. Insegnaci che il venerdì santo è strada verso la Pasqua della luce; insegnaci che Dio non dimentica mai nessuno dei suoi figli e non si stanca mai di perdonarci e di abbracciarci con la sua infinita misericordia. Ma insegnaci anche a non stancarci mai di chiedere perdono e di credere nella misericordia senza limiti del Padre"
Papa Francesco

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OMELIA NELLA CELEBRAZIONE DELLA PASSIONE DEL SIGNORE 

card. Giacomo Biffi - Venerdì Santo, 10 Aprile 1998 

Scende la sera sul giorno del più grande dolore e del più grande amore. A dramma concluso - dopo che si sono spente le voci dell’odio; dopo che si è consumato lo spettacolo della viltà umana (la viltà di Pilato, di Pietro, degli apostoli in fuga); dopo che la madre di Gesù, divenuta la madre di tutti, ha riavuto in grembo quel suo figlio misterioso e affascinante, ormai esangue e preda della morte; dopo che la pietra è stata rotolata sul "sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto" (Gv 19,41) - sulla piccola altura del Golgota resta nuda e sola la croce. Resta quasi a dire che appunto la croce è l’approdo, il risultato, l’acquisizione permanente di quel tremendo travaglio. Noi stasera la contempliamo e l’adoriamo: in essa riconosciamo il simbolo della nostra salvezza, la sigla di ogni nostro autentico bene, l’indicazione della via sicura per arrivare alla Pasqua. 

* * * 

Che cosa ci dice la croce? La croce ci dice che è finita ogni inimicizia con Dio, dal momento che il Figlio suo unigenito si è immolato per le nostre colpe ed è spirato chiedendo perdono per noi. 
Spesso gli uomini sono più ignoranti che cattivi, sono più deboli che malvagi. Ed egli ha chiesto perdono per il male "spensierato", che quasi non ha coscienza di sè. 
Ma più spesso gli uomini scelgono a ragion veduta la strada della prevaricazione, dell’egoismo, della ribellione alla legge divina e alla volontà del Padre. Anche per la realtà assurda e tragica del male consapevole e intenzionale Gesù ha sacrificato la sua vita. 
Nessuna nostra iniquità è più grande del perdono di Cristo. Perfino al condannato che muore carico di delitti, crocifisso colpevole accanto al Crocifisso innocente, è stato detto: "oggi sarai con me in Paradiso" (Lc 23,43). 
Dalla croce questa prospettiva di salvezza è offerta a tutti noi. Ciascuno di noi stasera porti dunque sotto la croce il suo peccato e il suo pentimento, e il suo cuore sperimenterà una grande pace. 

* * * 

La croce è il tesoro che racchiude ogni nostro bene. Con la croce siamo stati segnati nel battesimo, siamo divenuti proprietà di Cristo e così siamo stati messi al sicuro dalle insidie del demonio. Gli atti sacramentali che ci hanno fatto crescere nella grazia; le preghiere di implorazione, di ringraziamento, di domanda che si elevano dal singolo e dalla comunità cristiana; ogni benedizione che è scesa su di noi per incoraggiarci nel bene: tutto nella vita cristiana è come autenticato da questo marchio quasi a ricordarci che ogni luce, ogni forza spirituale, ogni ragione di speranza viene di qui, da questo patibolo degli schiavi che è divenuto la sorgente della rinnovazione del mondo. 
"La via della croce " è stata scelta dal Padre come percorso del suo Figlio fatto uomo verso il trionfo della risurrezione e del Regno. 
Perciò "la via della croce", secondo lo stesso sapiente e misterioso disegno, è l’itinerario che è stato tracciato anche a noi, che vogliamo essere discepoli di Gesù, per arrivare alla gioia e alla vita eterna. 
Viene per tutti, presto o tardi, l’ora della tribolazione e dell’angoscia: Quella, a preferenza delle altre è l’ora in cui bisogna saper guardare alla croce. E’ l’ora in cui bisogna dire: se su di te ha sofferto l’incolpevole Figlio di Dio, è giusto che mi adatti a soffrire anch’io che non sono senza debiti con la divina giustizia. 
Ciascuno di noi deve far sua oggi la parola di san Paolo: "Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo del quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo" (Gal 6,14). 

* * * 

La croce è, come si vede, il marchio distintivo della nostra identità di cristiani, la nostra tessera di riconoscimento, l’emblema di cui con fierezza si fregia la "stirpe eletta, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato" (cf 1 Pt 2,9): cioè noi che, al cospetto dell’umanità intera, siamo il popolo regale e sacerdotale; quel popolo che è chiamato a intercedere per tutte le genti offre l’unico vero sacrificio a vantaggio della famiglia umana, a tutti gli uomini annunzia instancabilmente le grandi opere di Dio e il suo progetto di universale misericordia. 
Il pensiero di tanti che, anche fra noi, non conoscono ancora il mistero e la grazia di questo segno - non conoscono cioè il grande e unico avvenimento di salvezza che è il cuore della storia del mondo - ci preoccupa, ci rattrista e al tempo stesso ci sprona a farci in maniera più convinta ed efficace evangelizzatori della croce di Cristo. 
Anche a nome loro - in attesa del giorno in cui potremo tutti unirci insieme - cantiamo questa sera con voce commossa e vibrante di fede il nostro saluto adorante: "Ecco il legno della croce, al quale fu appeso Cristo, Salvatore del mondo".


sabato 29 marzo 2025

Perseveranza


 Soverato (CZ) - Italy

"La voglia di perseverare è spesso la differenza tra il fallimento e il successo"
David Sarnoff

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Come l'acqua - Mango

Ti avevo nelle mie mani
ti ho perso non so perchè
come l'acqua fuggi via
come l'acqua scivoli via
come una pioggia caduta su me.

E tu poi diventi un'onda
che giganteggia di già
il pensiero un pò crudele
i ricordi come candele
accende un grande fuoco e poi fa.

Come puoi
come fai
ad inseguire l'ombra tua
stai perdendo l'anima
mentre e corri vai
come l'acqua
scivoli
senza quasi traccia ormai
trasparente e tremula
io ti guardo e non ci sei
come puoi
come fai
a ritrovarti come sei.

Eppure ho pianto di notte
stupidamente per te
come l'acqua scorri via
come l'acqua scivoli via
passione ardente profumo che va.

Come mai
come mai
c'illuminiamo come mai
d'illusioni inutili
di follie per poi
ritrovarsi soli noi
senza l'aiuto di qualcuno
che ci faccia ridere
e resti un poco insieme a noi.

Come puoi
come fai
a ritrovarti come sei
come l'acqua scivoli
come l'acqua fuggi via.


sabato 1 febbraio 2025

Tutti a bordo di una nave


Soverato (CZ) - Italy

"In questo mondo, viviamo tutti a bordo di una nave salpata da un porto che non conosciamo, diretta a un porto che ignoriamo; dobbiamo avere per gli altri una amabilità da viaggio"
Fernando Pessoa

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Chiamami ancora amore - Roberto Vecchioni

E per la barca che è volata in cielo
Che i bimbi ancora stavano a giocare
Che gli avrei regalato il mare intero
Pur di vedermeli arrivare

Per il poeta che non può cantare
Per l'operaio che ha perso il suo lavoro
Per chi ha vent'anni e se ne sta a morire
In un deserto come in un porcile

E per tutti i ragazzi e le ragazze
Che difendono un libro, un libro vero
Così belli a gridare nelle piazze
Perché stanno uccidendo il pensiero

Per il bastardo che sta sempre al sole
Per il vigliacco che nasconde il cuore
Per la nostra memoria gettata al vento
Da questi signori del dolore

Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte
Dovrà pur finire
Perché la riempiremo noi da qui
Di musica e parole

Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
In questo disperato sogno
Tra il silenzio e il tuono
Difendi questa umanità
Anche restasse un solo uomo

Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Perché le idee sono come farfalle
Che non puoi togliergli le ali
Perché le idee sono come le stelle
Che non le spengono i temporali

Perché le idee sono voci di madre
Che credevano di avere perso
E sono come il sorriso di dio
In questo sputo di universo

Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte

Dovrà ben finire
Perché la riempiremo noi da qui
Di musica e parole
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Continua a scrivere la vita
Tra il silenzio e il tuono
Difendi questa umanità
Che è così vera in ogni uomo

Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore

Che questa maledetta notte
Dovrà pur finire
Perché la riempiremo noi da qui
Di musica e parole
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
In questo disperato sogno
Tra il silenzio e il tuono
Difendi questa umanità
Anche restasse un solo uomo

Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Perché noi siamo amore