venerdì 30 marzo 2018

Servo per amore

Crocifisso ligneo della Chiesa del SS. Crocifisso, 1711, 
Belvedere Marittimo (CS) - Italy

"Offri la vita tua come Maria
ai piedi della croce
e sarai servo di ogni uomo,
servo per amore,
sacerdote dell'umanità"







Venerdì Santo

Dopo un supplizio durato ore le tenebre si stringono intorno a un uomo morto sulla croce e lente come nebbia e voraci come tentacoli lo trascinano lì dove della luce non sopravvive neppure il ricordo.
I segni sul corpo sono la prova di un dolore ormai senza voce e tutto quel che resta sono delle membra vinte e abbandonate private di tutto ciò che solo qualche attimo prima le animava.
Buio ovunque e dolore muto, carni straziate e grondanti sangue.
Quello che vedete è il corpo di un figlio la cui madre è ancora lì, ai piedi della croce: il suo sguardo si posa su quel volto che da solo sembra ancora resistere al buio della morte, ma è un'illusione, speranza di una madre, anch’esso è in procinto di soccombere, forse lo ha già fatto.
La fine è sopraggiunta.
Il velo del Tempio si squarcia, la terra trema, i carnefici implorano: sgomento di un'umanità perduta.
È il trionfo della morte e tutto è silenzio.

G.P.






Servo per amore

Una notte di sudore
sulla barca in mezzo al mare
e mentre il cielo si imbianca già,
tu guardi le tue reti vuote.
Ma la voce che ti chiama
un altro mare ti mostrerà
e sulle rive di ogni cuore,
le tue reti getterai.

Offri la vita tua come Maria
ai piedi della croce
e sarai servo di ogni uomo,
servo per amore,
sacerdote dell'umanità.

Avanzavi nel silenzio
fra le lacrime e speravi
che il seme sparso davanti a Te
cadesse sulla buona terra.
Ora il cuore tuo è in festa
perché il grano biondeggia ormai,
è maturato sotto il sole,
puoi riporlo nei granai.

Offri la vita tua come Maria
ai piedi della croce
e sarai servo di ogni uomo,
servo per amore,
sacerdote dell'umanità.

youtube

lunedì 26 marzo 2018

Come una fiamma

Soverato (CZ) - Italy

"La cosa più bella che possa capitare a un essere umano, è di scoprire il fuoco sacro, il fuoco della sua anima. E di fare in modo che la vita intera sia l’espressione di questa anima"
Annie Marquier







Feels like fire - Carlos Santana

I'm telling you it's over
Now there's an angel
Holding me
My way's easy
Even if you're fallen
Or you're struggling
Ther's still beauty
In what we do

So que sera
Let's go sailing on
There's a wise man
In every fool

I say come back
Come in from the cold
Into the warm
I feel like fire
Guiding you back home
As darkness falls

So everyone stands in line
Cos they wanna stay alive
To wait alone
No dog no bone
And then you find it's over
Still it tears your heart
To slip away
From the crowd

But if you have
What it takes
To return to where
All the world
Knows your name
Then que sera
Let's go sailing on
There's a wise man
In every fool

I say come home
Leave it all behind
And settle down
I feel my love
Can give me what I want
For all time

youtube






martedì 20 marzo 2018

Se riesci a capire l'oceano

Caminia di Stalettì (CZ) - Italy

"A volte, se guardi molto attentamente i sassi, riesci a capire l’oceano"
Terry Pratchett






Imparare ad amarsi - Ornella Vanoni, Bungaro, Pacifico 

Giorno per giorno
Senza sapere
Cosa mi aspetta
Non è in mio potere
Gioia e tristezza
Sempre davanti
Stanze vicine
Comunicanti
E in fondo sentire che niente finisce mai
È un tempo infinito il presente
Non passerà

Bisogna imparare ad amarsi in questa vita
Bisogna imparare a lasciarsi quando è finita
E vivere ogni istante fino all'ultima emozione
Così saremo vivi

Gabbia di ossa
Libero il cuore
Hai preso dolcezza
Da ogni dolore
Conservo l'infanzia
La pratico ancora
E la seduzione mi affascina sempre

E in fondo sentire che esisti felicità
Abbracciami ancora una volta
Mi basterà

Bisogna imparare ad amarsi in questa vita
Bisogna imparare a lasciarsi quando è finita
E vivere ogni istante fino all'ultima emozione
Così saremo vivi

Bisogna imparare ad amarsi
Bisogna imparare a lasciarsi
Bisogna imparare ad amarsi
A perdonarsi

Giorno per giorno
Senza sapere
Cosa mi aspetta

Ma voglio vedere

youtube

lunedì 12 marzo 2018

Stupor mundi

Castello Svevo
Rocca Imperiale (CS) - Italy

“Insensati come siamo, noi vogliamo conquistare tutto, come se avessimo il tempo di possedere tutto” 
Federico II di Svevia






Carlo Martello torna dalla battaglia di Poitiers - Fabrizio De André

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra cingendolo d'allor.
Al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura del Sire vincitor.

Il sangue del Principe e del Moro
arrossano il cimiero d'identico color
ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite le bramosie d'amor.

"Se ansia di gloria, sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare all'amore.
Chi poi impone alla sposa soave
di castità la cintura, ahimé, è grave
in battaglia può correre il rischio di perder la chiave".

Così si lamenta il re cristano
s'inchina intorno il grano, gli son corona i fior.
Lo specchio di chiara fontanella
riflette fiero in sella dei Mori il vincitor.

Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione il simbolo d'amor
nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde ignudo in pieno sol.

"Mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella"
disse re carlo scendendo veloce di sella;
"Deh, cavaliere, non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate".

Sorpreso da un dire sì deciso
sentendosi deriso re Carlo s'arrestò;
ma più dell'onor poté il digiuno,
fremente l'elmo bruno il sire si levò.

Codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata in gran difficoltà
alla donna apparve un gran nasone
un volto da caprone, ma era Sua Maestà.

"Se voi non foste il mio sovrano"
-Carlo si sfila il pesante spadone-
"non celerei il disio di fuggirvi lontano;
ma poiché siete il mio signore"
-Carlo si toglie l'intero gabbione-
"debbo concedermi spoglia d'ogni pudore".

Cavaliere egli era assai valente
ed anche in quel frangente d'onor si ricoprì;
e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione tentò di risalir.

Veloce lo arpiona la pulzella
repente una parcella presenta al suo signor:
"Deh, proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire, è un prezzo di favor".

"E' mai possibile, porco d'un cane,
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane!
Anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire".

Ciò detto, agì da gran cialtrone
con balzo da leone in sella si lanciò;
frustando il cavallo come un ciuco
tra i glicini e il sambuco il re si dileguò.

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra cingendolo d'allor.
Al sol della calda primavera

lampeggia l'armatura del sire vincitor.

youtube