lunedì 30 aprile 2018

Ad maiorem Dei gloriam

Concattedrale di Santa Maria Assunta, Basilica minore, Squillace (CZ) - Italy

"Gesù non guarda tanto alla grandezza delle azioni, e neppure alla loro difficoltà, ma all’amore che fa compiere questi atti"
Santa Teresa di Lisieux







Foto scattata in Squillace in data 21 aprile 2018 alle ore 10.30 del mattino



Un doveroso e sentito ringraziamento va a don Peppino Megna che, pur non conoscendomi, durante la telefonata del giorno precedente alla data dello scatto acconsentiva a che il sottoscritto si recasse in Basilica con la propria attrezzatura fotografica in modo da poter rendere omaggio a questo luogo di culto.

Un luogo fuori dal comune la Basilica minore di Squillace: un ambiente in cui il silenzio e la luce invitano alla meditazione e alla ricerca, ricco di testimonianze del passato che attendono solo di essere riportate a nuova vita.

L'edificio visitabile oggi sorge sul medesimo sito sul quale nel 1096 venne eretta, per volere del conte normanno Ruggiero I d'Altavilla, il primo edificio di culto latino quasi completamente raso al suolo da quel furibondo terremoto del 1783 che fece della Calabria terra di rovine. Sono quasi mille anni, quindi, che questo luogo racconta di sé al mondo ed è da questo raggiunto attraverso generazioni di fedeli.

Per quanto mi è stato possibile ho cercato di valorizzarne gli spazi dando alla composizione uno sviluppo verticale assecondando, in tal modo, quella naturale tendenza che l'occhio ha nel percorrere l'intera area man mano che si procede in avanti e che, ad un certo punto del percorso, è spinto a guardare indietro in modo da definire meglio lo spazio in cui ci si trova e meglio collocare le fonti di luce che a volte si vedono e altre si percepiscono soltanto. 

L'osservatore è posto al centro della navata centrale in un punto pressoché equidistante fra l'ingresso e il presbiterio e che, rimanendo fermo, osserva dapprima l'altare e inclinando lentamente il capo verso l'indietro poggia lo sguardo sul soffitto e infine verso l'ingresso.

L'immagine è il risultato della fusione di dieci scatti ad alta risoluzione e può essere osservata, invertendo il percorso dello sguardo, anche ruotandola di 180°.

Un ringraziamento particolare va a chi, entrando in chiesa, non ha interferito in alcun modo con la mia attività e che anzi in più di un'occasione si è prodigata affinché il tutto si potesse svolgere nel migliore dei modi e nei tempi più brevi.

Spero vivamente di aver reso giustizia alla sacralità di questo luogo e omaggiato la cittadina di Squillace: scrigno di numerosissime altre bellezze dello Jonio catanzarese che, come moltissime altre testimonianze del nostro vissuto culturale fra i più arcaici e prolifici del Mediterraneo, meritano e attendono di essere valorizzate e riscoperte, prima ancora che dagli ospiti, da chi vive, opera e si consuma da tutta una vita alla loro ombra.

Ad maiora



Giuseppe Palazzo
Soverato 30 Aprile 2018



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