domenica 24 maggio 2020

Quello che dobbiamo fare


Soverato (CZ) - Italy
24 maggio, festa di Maria Ausiliatrice

"Ecco quello che dobbiamo fare noi nella festa di Maria Ausiliatrice: ripulire i nostri cuori con buone confessioni e offrirli, anzi attaccarli a Maria SS.ma, perché stiano sempre vicino a Gesù, e ciò ottenere con frequenti e fervorose Comunioni"
San Giovanni Bosco



Un doveroso e sentito ringraziamento va a don Alfonso Napolitano che, accogliendo la mia richiesta, mi ha permesso di scattare la foto che vedete nel presente post. La mattina del 4 maggio, approfittando della minore affluenza dei fedeli a causa dei ben noti eventi legati al virus Covid-19, mi accingevo a rendere omaggio, a modo mio, alla chiesa parrocchiale Santa Maria Immacolata di Soverato e, attraverso di essa, a tutti coloro che da sempre vedono in questo luogo un punto di riferimento per le proprie vite oltre che per l’intero comprensorio.
Per quanto mi è stato possibile ho cercato di valorizzare uno spazio che, oltre al suo valore intrinsecamente simbolico, dovrebbe destare interesse e curiosità per due autentiche opere d’arte custodite al suo interno e che forse, causa l’abitudine o l’ignoranza, non vengono apprezzate come meriterebbero: la grandiosa Vergine Immacolata (Mulier Amicta Sole) che con le sue 130 formelle di terracotta domina la parete posta a ridosso del tabernacolo e da essa l’intero ambiente quasi come a volerne accogliere i visitatori e  l’”Ultima cena” che in tempi relativamente recenti è stata collocata sotto l’altare maggiore. Entrambe le opere portano la prestigiosa firma dello scultore pavese Angelo Grilli.
Spero di essere riuscito nel mio intento di valorizzare gli spazi della chiesa ponendo l’accento su quella ostentata ricerca della simmetria che caratterizza l’intera struttura. Nel far questo mi sono lasciato guidare da quelle linee e quei volumi che traggono origine dalla stella ad otto punte (il soffitto del complesso) che così bene caratterizza tutta la volumetria.
L'osservatore è posto al centro dell’intera struttura ottagonale proprio al di sotto del grande lampadario in ferro battuto e dunque in un punto equidistante dall'ingresso e dall’abside e che, rimanendo fermo, osserva dapprima l'altare e inclinando lentamente il capo verso l'indietro poggia lo sguardo sul soffitto e infine verso l'ingresso.
L'immagine è il risultato della fusione di dieci scatti ad alta risoluzione e può essere osservata, invertendo il percorso dello sguardo, anche ruotandola di 180°.
Un ringraziamento particolare va infine a chi, entrando in chiesa, non ha interferito in alcun modo con la mia attività e che, anzi, in più di un'occasione si è prodigata affinché il tutto si potesse svolgere nel migliore dei modi e nei tempi più brevi.

Che la stella del mattino che campeggia al centro di questa foto e che al contempo ci guarda dall’altare non smetta mai di assisterci lasciando le vertiginose altezze di cui è signora e sovrana per venire a trovarci quaggiù da dove si innalzano le nostre preghiere: buona festa di Maria Ausiliatrice ad ognuno di noi.
Ad maiorem Dei gloriam.

Giuseppe Palazzo
foto scattata in Soverato in data 4 maggio 2020 alle ore 9.30 del mattino

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